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La mente vista dalla psicologia ayurvedica Charaka Samhita

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La mente vista dalla psicologia ayurvedica Charaka Samhita

SUTRASTHANA

 CAPITOLO 8 DELLA CHARAKA SAMHITA

Ottavo Capitolo

 La psicologia ayurvedica.

Charaka Samhita stabilisce che le cause dei disturbi psicologici sono dovuti dal cattivo uso della mente.

“Pensare è un oggetto della mente (pertanto osservabile). Così l’uso sbagliato della mente crea le condizioni mentali anormali. L’uso corretto della mente crea stabilità mentale. Cap, 8 Sutra 16.

Charaka spiega la causa dei problemi psicologici nel capitolo otto della sezione Sutrasthana. Egli afferma: “Il pensiero è un oggetto.”

Questo concetto è molto potente e stà a significare che Noi non siamo i nostri pensieri , poiché possono essere osservati. In Ayurveda ciò che si muove attraverso il Manovahasrota (canale della mente), può essere osservato. Questo include pensieri, sentimenti ed emozioni.

Attraverso questo concetto Charaka ci dice due cose fondamentali:

  • 1.Tutto ciò che è osservabile non è chi lo sta osservando.
  • 2. Pertanto, noi non siamo i nostri pensieri, sentimenti o emozioni.

Essenzialmente questo significa che la nostra identità di  esseri umani non è quello che avviene nella nostra mente. Poiché la mente, in questa prospettiva, altro non è che un oggetto di nostra appartenenza, che possiamo plasmare.

Il Sutra sedici continua dicendo:

L’uso sbagliato della mente crea le condizioni mentali anomale“.

Questo significa che i disturbi psicologici sono il risultato di uno scorretto uso della mente (Manas). Ma questo significa anche che se abbiamo usato la mente in modo non corretto, allora dovremmo essere in grado, anche di usarla correttamente. Questo è esattamente il significato dell’ultima parte del sutra: “L’uso corretto della mente crea stabilità mentale“. Così Charaka, in queste poche parole, ha spiegato come funziona la mente umana, come diventa disturbata e come correggere i disturbi psicologici.

Rivediamo le quattro parti della psicologia umana secondo il pensiero indiano.  Ahamkara – Manas – Buddhi – Chitta.

Esaminando i quattro aspetti della mente possiamo vedere che la radice di tutte le percezioni per gli esseri umani provengono da Manas. E ‘attraverso i cinque sensi che riceviamo le impressioni che a loro volta condizionano la mente o Manas. Secondo l’Ayurveda, la mente è un organo molto sensibile che può essere facilmente disturbato o traumatizzato dalle impressioni che riceve. Cose come incidenti stradali, guerre, omicidi, stupri, e qualsiasi forma di / violenza fisica mentale, danneggiano la sensibilità emozionale della mente. Possiamo facilmente immaginare cosa può produrre nella nostra mente un’esposizione continuativa ad impressioni negative come telegiornali, film violenti o comunque informazioni che generano continuamente ansie, paure e sensi di insicurezza.

Inoltre, la mente, dopo aver ricevuto le informazioni dai sensi, interpreta le informazioni. Questa è la natura della mente (Manas) – interpretare o tradurre le informazioni ricevute. Questa funzione naturale di Manas, di ricevere e interpretare le informazioni, fornisce anche i mezzi per essere condizionata da azioni o comportamenti ripetitivi.

La mente condizionata agisce quindi come stazione di relè tra il mondo esterno e livelli più profondi della mente – l’intelletto o Buddhi, il senso di ‘io’ o ego o Ahamkara, e la mente inconscia o Chitta. Tutti questi sono influenzati direttamente dalle interpretazioni e dai condizionamenti di Manas. Questo è il ruolo primario di Manas –  trasmettere impressioni e informazioni agli altri livelli della mente.

Questa comprensione della mente quadridimensionale non esiste chiaramente in psicologia occidentale. Utilizzando questo modello possiamo penetrare ad un livello più profondo di comprensione psicologica.

Tuttavia, la debolezza di Manas è che interpreta tutto secondo il proprio condizionamento.

Il ruolo di Manas non è quello di valutare o prendere una decisione sulle informazioni che riceve. Manas reagisce ai dati ricevuti dai cinque sensi. Se qualcosa non può essere elaborato da Manas essa trasmette queste informazioni a Buddhi, l’intelletto. In psicologia è l’intelletto, o Buddhi, che analizza e riflette su problemi o questioni che affrontiamo nella vita quotidiana. Buddhi è anche in grado di analizzare la funzione stessa di Manas.

Sorge allora la domanda: “Come sviluppare Buddhi?”. Il metodo principale di sviluppare Buddhi è vivendo correttamente – o seguendo il corretto Dinacharya (pratiche giornaliere) idonee alla propria Prakriti (costituzione ayurvedica). Vivere e pensare correttamente è il metodo migliore per sviluppare la discriminazione, essere consapevoli di questo processo ci aiuta a capire che possiamo influenzare e modificare  la struttura di manas con azioni e stimoli appropriati.

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Luca D'Alessandro