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Fibromialgia cure naturali

(l’approccio della medicina Ayurvedica)
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Fibromialgia cure naturali

 

La fibromialgia è una malattia caratterizzata da dolore muscolo scheletrico diffuso accompagnato da stanchezza, variazioni dell’ umore e problemi del sonno, ma il disturbo principale è solitamente il dolore cronico (muscolare e connettivo), che può verificarsi in qualsiasi parte del corpo. Si sa molto poco sulle cause e poiché i pazienti spesso sembrano sani e gli esami medici di solito non mostrano nulla, la sua  diagnosi risulta difficile e spesso trascurata perché i sintomi della fibromialgia sono vaghi e generalizzati. Disturbi nervosi e muscolari coesistenti come l’artrite reumatoide, l’artrite spinale o la malattia di Lyme possono complicare ulteriormente il processo diagnostico. Attualmente, non ci sono test disponibili per diagnosticare la fibromialgia. La diagnosi viene solitamente effettuata dopo aver escluso altre condizioni mediche con sintomi simili.

La fibromialgia nella medicina ayurvedica

Secondo l’Ayurveda, la fibromialgia implica uno squilibrio delle funzioni generali che si può riflette in una digestione debole, irregolarità nell’evacuazione, un eccessiva presenza di tossine (Ama) ed una debolezza dei tessuti (dhatus).

Nella Charaka samhita, il più classico ed autorevole testo di medicina ayurvedica, Charaka descrive una condizione molto simile alla fibromialgia, ovvero Mamsagata Vata. Mamsa significa “tessuto muscolare” e Gata Vata si riferisce al fatto che uno dei tre Dosha (le energie che, nella prospettiva ayurvedica, governano le funzioni fisiche, emotive e spirituali), vale a dire Vata, è entrato in una condizione di squilibrio e si è localizzato in una determinata area del corpo influenzandone negativamente i processi funzionali. In questo caso nel tessuto muscolare (Mamsa). Charaka descrive i sintomi di Mamsagata Vata come pesantezza nelle parti del corpo, varie forme di dolore muscolare e affaticamento. Indicando come metodo di trattamento una complessa procedura chiamata PanchaKarma (azioni di purificazione) e più specificatamente indica come parte del Panchakarma la pratica del Virechana (terapia lassativa).

Fibromialgia, Digestione e Ama (Tossine)

Secondo l’Ayurveda, Ama svolge un ruolo chiave nell’origine della maggior parte delle malattie. Ama è il risultato di un ridotto potere digestivo. In Ayurveda, questo potere è chiamato Agni (“Fuoco”). Quando il fuoco digestivo non funziona in modo ottimale, non digerirà correttamente il nostro cibo, ma anche le nostre esperienze, pensieri, emozioni ed impressioni. Questi residui rimangono nel tubo digerente sotto forma di tossine (Ama). Se Ama non viene digerito da Agni in tempo o non viene rimosso da una forma di terapia purificante, alla fine lascerà il tratto digerente. Questa sostanza appiccicosa e maleodorante si diffonderà in tutto il corpo e si accumulerà nelle zone dove il corpo risulta essere più debole. Le qualità di Ama sono esattamente opposte a quelle di Agni, quindi Ama blocca anche l’azione di Agni, riducendo  ulteriormente il potere digestivo.

Nella fibromialgia, oltre a un disturbo Vata, vediamo quindi anche Ama come fattore causale. A causa di un Agni ridotto (potere digestivo), sorge Ama, che si depositerà nei tessuti (Dhatus), rincipalmente in Mamsa, il tessuto muscolare. Ama si deposita anche nei canali del corpo (Srotas). Questi sono i canali più grandi, come i vasi sanguigni e il tratto digestivo. Ma anche nei  canali più piccoli, come vasi sanguigni e nei canali impercettibili attraverso i quali scorre la nostra energia vitale (Prana). Ama, negli Srotas, bloccherà i vari processi fisiologici, renderà più difficile il flusso dell’energia vitale e avrà anche un effetto sulle nostre emozioni e pensieri. Potremmo sentirci stanchi, svogliati, cupi, confusi e mentalmente affaticati, con ridotta capacità di concentrazione.

 Come interviene  l’Ayurveda nella fibromialgia?

L’obiettivo principale dell’approccio ayurvedico risulta quindi quello di riequilibrare lo squilibrio di Vata, eliminare le tossine e ripristinare le principali funzionalità fisiologiche (digestione ed evacuazione), rafforzare i muscoli e il sistema nervoso.

Quale è il protocollo d’intervento Ayurvedico?

Una valutazione delle condizioni generali, attraverso la consulenza ayurvedica, sarà il primo passo per determinare il tipo di intervento. Lo stile di vita ed alimentare della persona saranno corretti in base a quanto osservato, l’utilizzo della fitoterapia ayurvedica sarà di sostegno per intervenire sugli aspetti che più manifestano una condizione di squilibrio e la procedura di purificazione del Panchakarma verrà impostata in base alle caratteristiche del disturbo e alle peculiarità  della persona. Molteplici sono le forme di massaggio ayurvedico implicate, in particolare modo quelli con oli medicati che rappresenteranno una parte importante dell’intero programma Panchakarma per una persona affetta da fibromialgia. Tali trattamenti possono essere somministrati giornalmente e grazie alla loro azione risultano essere profondamente riequilibranti per Vata, riequilibrano  il sistema nervoso, favoriscono la circolazione e liberano il corpo dalle tossine (Ama).

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Luca D'Alessandro